Equity Crowdfunding per Startup: Quando Usarlo e Come Funziona

Scopri quando l’equity crowdfunding è davvero la scelta giusta per la tua startup: pre-requisiti, preparazione, piattaforme e roadmap per una raccolta efficace.

FUNDRAISING

5/14/20253 min read

a bin filled with lots of different types of coins
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Equity Crowdfunding per Startup: Quando Usarlo e Come Funziona

L’equity crowdfunding è una delle modalità più utilizzate dalle startup per chiudere round seed o pre-seed, soprattutto quando si punta a coinvolgere investitori retail e costruire visibilità sul mercato. Ma non è uno strumento universale: funziona solo se si verificano precise condizioni operative, finanziarie e comunicative.

In questo articolo analizziamo quando l’equity crowdfunding è realmente una scelta adatta per la tua startup e cosa serve per preparare una campagna efficace.

Cos’è l’Equity Crowdfunding

L’equity crowdfunding consente alle startup di raccogliere capitale da un ampio numero di investitori, offrendo in cambio quote del proprio capitale sociale. Gli investitori partecipano al capitale della società con l’obiettivo di ottenere ritorni economici in caso di exit o distribuzione di utili.

Negli ultimi anni in Italia, piattaforme autorizzate come Mamacrowd, Opstart, CrowdFundMe hanno facilitato centinaia di operazioni, portando l’equity crowdfunding a diventare una leva concreta per il fundraising in fase early stage e non solo.

Quando l’Equity Crowdfunding è la Scelta Giusta

1. Il round è già committato per almeno il 30-50%

Una campagna di equity crowdfunding non parte mai da zero. Per avere possibilità concrete di successo, è necessario avere almeno il 30–50% del target minimo già committed, da parte di investitori privati, business angel. Questo pre-commitment è ciò che dà fiducia agli investitori retail che arriveranno successivamente, e che avranno quindi il round già validato da investitori esperti.

Nessuna piattaforma di livello professionale pubblica una campagna se non esiste un commitment solido già definito.

2. Il prodotto/servizio è validato sul mercato

L'Equity Crowdfunding non è adatto a progetti in fase idea. Per raccogliere con successo serve avere un prodotto già validato: metriche, primi clienti paganti, e milestone ben definite. Chi investe in equity crowdfunding cerca startup reali, operative, con segnali chiari di product-market fit. L’assenza di validazione è uno dei motivi principali di fallimento delle campagne.

Le uniche eccezioni possono presentarsi per startup con un altissimo stack tecnologico e/o un super-trend del momento. Un esempio recente è il caso della startup Small Giants che nel 2023 ha effettuato una raccolta molto importante a livello di n° di investitori e capitale, nonostante un prodotto non completamente validato ma forte di un trend in fase di "esplosione": Small Giants - Mamacrowd.

3. Hai tempo e risorse per preparare la campagna

Una campagna di equity crowdfunding richiede una preparazione accurata, che può durare da 10 a 18 settimane. I materiali necessari includono:

  • Business plan dettagliato

  • Pitch deck

  • Video professionale di presentazione

  • Documentazione legale completa (patti, statuto, governance)

  • Strategia di comunicazione pre e post lancio

Serve anche la disponibilità a rispondere a domande, aggiornare la campagna, comunicare in modo trasparente e costante durante tutta la raccolta.

L'errore più comune che spesso viene fatto da chi lancia una campagna, è pensare che il massimo effort debba essere durante la campagna, quando in realtà è prima che si gioca "la partita".

4. Sei pronto a metterci la faccia

Il successo di una campagna dipende anche dalla credibilità dei founder. È indispensabile esporsi pubblicamente: presentarsi nel video, parlare agli investitori, raccontare la visione e la strategia aziendale.

Nel crowdfunding non si investe solo nel business, ma anche, e sopra tutto nelle persone.

5. Raccogli con una piattaforma con track record

Non tutte le piattaforme sono uguali. È fondamentale scegliere un partner con esperienza nel tuo settore, con un track record consolidato, una base attiva di investitori e servizi di supporto (legal, comunicazione, analisi finanziaria).

Le piattaforme professionali selezionano solo progetti validi e contribuiscono in modo attivo al successo della raccolta. Questo è un punto cruciale, zero or all, se non riesci ad accedere ad una "top tier platform" allora molto probabilmente non sei ancora pronto per il crowd.

Come Iniziare: Roadmap Operativa

  1. Verifica i prerequisiti: commitment parziale, validazione, documentazione

  2. Contatta le piattaforme più adatte al tuo settore e obiettivo

  3. Definisci strategia, target e tempistiche della campagna

  4. Prepara materiali e attiva la comunicazione prima del lancio

  5. Gestisci attivamente la raccolta, con aggiornamenti e coinvolgimento diretto

  6. Gestisci la fase di post raccolta tenendo aggiornati gli investitori

FAQ – Domande Frequenti

Serve già avere investitori prima del lancio?

Sì. È consigliabile avere almeno il 40–50% dell’obiettivo minimo già committato. Questo migliora l’effetto leva sulla raccolta pubblica.

È necessario avere fatturato?

Non obbligatorio, ma avere metriche di trazione, clienti attivi o altri segnali concreti di validazione è fortemente raccomandato, almeno che non si abbia una componente tecnologica/prodotto disruptive

Quanto tempo serve per preparare una campagna?

Almeno 6–8 settimane per organizzare tutti i materiali e costruire la strategia di comunicazione.

Chi gestisce i soci dopo la campagna?

Le principali piattaforme offrono soluzioni di gestione tramite SPV o veicoli, per semplificare la governance futura. In ogni caso sarà l'emittente ad occuparsi dell'Investor relations.

Conclusione

L’equity crowdfunding può essere una leva strategica per chiudere un round di raccolta con visibilità e coinvolgimento, ma solo se affrontato con preparazione, metodo e credibilità.

Non è uno strumento per chi cerca scorciatoie, ma per chi ha costruito basi solide e vuole completare un percorso già avviato.

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